Progetto Europa ha una soluzione unica e innovativa per il riciclo e il recupero al 100% dei rifiuti. Si tratta di un'innovazione che abbandona la vecchia pratica del trattamento con discarica e incenerimento, il tutto nel pieno rispetto della economia circolare, dell’impatto ambientale e con bassi consumi energetici.
Il processo ( brevettato ) è in grado di produrre un pellet da utilizzarsi successivamente per lo stampaggio di nuovi prodotti senza produrre nessun impatto ambientale, afferma l'ingegner Giovanni Rolfini, titolare e responsabile di Progetto Europa, che annovera un'esperienza ventennale nel settore collaborando con diverse università italiane al fine di recuperare il 100% dei rifiuti solidi urban e industriali non pericolosi.
Rolfini aggiunge che senza una buona gestione dei rifiuti, nessun paese al mondo può costruire città sostenibili e vivibili.
Di fronte a questa dolorosa realtà presente in diversi paesi del mondo, si rende necessario l'intervento per evitare discariche a cielo aperto ed inceneritori. Considerando inoltre che la gestione dei rifiuti è generalmente di competenza dei Comuni, non sorprende che questo problema ricorrente sia una delle priorità dei governi.
Il processo di recupero consente di :
-Ottenere dai rifiuti plastici nuovi prodotti con elevate prestazioni fisico-meccaniche, talvolta superiori a quelli ottenuti con materiali vergini.
-Trasformare in granuli i rifiuti plastici omogenei ed eterogenei (Plasmix) mediante l'uso del Termocompattatore in un nuovo materiale denominato "Conglomerato Plastico".
-Stampare il granulato in prodotti finiti utilizzabili in agricoltura, industria e in campo civile e commerciale.
-Di separare in una prima fase la totalità dei rifiuti solidi urbani indifferenziati ed industriali non pericolosi in umido e secco, riducendo i costi di differenziazione nel pieno rispetto della economia circolare.
Le caratteristiche principali di queste tecnologie sono quelle di poter recuperare la totalità dei rifiuti plastici come termoplastici, termoindurenti, elastomeri, poliaccoppiati di qualsiasi tipo (come ad esempio il tetrapak), etc. senza emissioni di CO2 e inquinanti di ogni tipo, poiché durante il trattamento di recupero non vi è combustione, nessuna reazione chimica ma solo processi di sinterizzazione (azione fisico-meccanica) senza l'utilizzo di fonti di calore esterne.
I processi di trasformazione e recupero dei materiali avvengono con bassissimi consumi energetici, con un risparmio medio di circa il 75% rispetto alle tecnologie conosciute e la gestione di queste tecnologie consentirà il recupero degli investimenti in un periodo medio di tre anni.
Piattaforma di selezione di materia prima
La tecnologia consente di recuperare il 100 % del rifiuto plastico, evitando pertanto l'uso di inceneritori e discariche con grandi benefici all'ambiente ed alle aziende che si occupano di recupero.
Tecnologia Progetto Europa:
consente di:
- NO emissioni inquinanti in atmosfera
- No emissioni di CO2
- Salvaguardia dell'ambiente
La triturazione consiste nel ridurre
il rifiuto plastico ad una pezzatura minore di 14 mm.
Questa fase consiste nell'addensare il triturato, sotto forma di pellets, migliorandone
le caratteristiche fisiche meccaniche.
La selezione consiste nel separare
le materie plastiche dal restante rifiuto secco.
La fase di stampaggio consiste nel trasformare il semilavorato in un prodotto finito come ad esempio vasi, moduli stradali o idraulici , pannelli, traversine ferroviarie ecc…
Le miscele saranno definite
in funzione del prodotto finale
che si intende stampare.
Fase 6: Mod stradali
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